PROGRESSI NELLA GESTIONE MULTIDISCIPLINARE DEI TUMORI DELLA VESCICA
I carcinomi uroteliali, superficiali o infiltranti, costituiscono il 90% dei tumori della vescica. La causa principale è la stessa del tumore del polmone, il fumo di sigaretta. Nel 2022 sono state stimate in Italia circa 29.200 nuove diagnosi di tumore della vescica (79% circa in soggetti maschi) con una mortalità nel 2021 di circa 6.100 decessi. L’approccio clinico al carcinoma avanzato della vescica richiede un approccio integrato e multidisciplinare per l’ottimizzazione dei risultati terapeutici e rappresenta una sfida complessa sia per la qualità di vita dei pazienti che per l’impatto economico sul sistema sanitario.
Il trattamento di prima scelta della malattia muscolo-infiltrante è tuttora rappresentato dall’opzione chirurgica, associata quando possibile a chemioterapia pre-operatoria.
Tuttavia è possibile valutare trattamenti chemioterapici adiuvanti, con dati iniziali anche a favore di possibili trattamenti adiuvanti immunoterapici.
In una minoranza di casi ben selezionati è possibile proporre strategie di preservazione della vescica (“bladder sparing”) con trattamenti integrati e sequenziali di chirurgia endoscopica massimale e chemioradioterapia (approccio trimodale).
Nella malattia vescicale avanzata (alla diagnosi o recidivata dopo trattamento potenzialmente radicale per malattia localizzata) il trattamento di scelta in prima linea in Italia è oggi rappresentato da una polichemioterapia seguita, con significativi vantaggi in termini di sopravvivenza, da una immunoterapia di mantenimento con Avelumab nei pazienti che abbiano ottenuto un controllo di malattia.
Quanto sopra evidenzia l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione del paziente con carcinoma avanzato della vescica, in ragione della necessità di valutazione ed intervento integrato da parte di diversi specialisti che mirino alla personalizzazione più accurata del trattamento, considerando le caratteristiche specifiche del tumore, lo stadio della malattia, la risposta alle terapie precedenti e le condizioni generali del paziente.
Questo corso ECM si propone quindi di contestualizzare l’approccio multidisciplinare adottato dal Team del S. Raffaele al trattamento del carcinoma avanzato della vescica, offrendo spunti di approfondimento per condividere strategie comuni di gestione del paziente ed individuare nuove prospettive di trattamento che possano contribuire a migliorare gli esiti clinici e la qualità complessiva della vita del paziente.
La partecipazione al corso è gratuita con iscrizione obbligatoria. Per iscriversi inviare una mail all'indirizzo segreteriacongressi@expopoint.it